Alla conferenza Desastres en la América colonial Hispánica. Redes, circulación de la información y memoria (siglos XVI-XVIII), organizzato il 13 settembre all’Università Pablo de Olavide sono intervenuti alcuni membri del  progetto Rexpublica  e del progetto DisComPoSE. Le relazioni sono state organizzate in due sessioni presiedute dai P.I. dei due progetti: Manuel Herrero Sánchez e Domenico Cecere.

Jonatán Orozco, Yasmina Ben Yessef, Gennaro Varriale, Maria Eugenia Petit-Breuilh, Manuel Lucena e Valentina Favarò hanno incentrato le proprie presentazioni su argomenti relativi alla diffusione di informazioni sui disastri naturali avvenuti nell’America coloniale spagnola fra il XVI e XVIII secolo.

In particolare, i ricercatori DisComPoSE Gennaro Varriale e Yasmina Ben Yessef Garfia hanno affrontato con una metodologia differente argomenti affini.

Il primo ha illustrato alcuni processi di trasmissione delle notizie di catastrofi avvenute nell’America sotto la giurisdizione ispanica nei secoli XVI e XVII e li ha confrontati con quelli derivanti da altri disastri avvenuti nelle Filippine e nel Mediterraneo. Con questi esempi, il ricercatore ha dimostrato come le informazioni circolassero attraverso canali extra-ufficiali ai quali partecipava una moltitudine di agenti (mercanti, ambasciatori della Monarchia, agenti della nobiltà situati a Madrid). Varriale ha anche sottolineato come, dopo una calamità, le informazioni continuavano a circolare a grande velocità, dimostrando così che, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni studi, i disastri non paralizzavano temporaneamente la trasmissione delle notizie, ma piuttosto la incentivavano.

La Ben Yessef ha, invece, presentato una relazione sulle narrazioni di terremoti effettuate da ecclesiastici nel vicereame del Perù e nel regno del Cile nella seconda metà del XVII secolo. La ricercatrice ha mostrato come le catastrofi veicolassero i conflitti secolari esistenti tra i due coltelli: quello del potere temporale e quello spirituale. Attraverso lo studio del testo Govierno eclesiastico y pacifico del frate agostiniano Gaspar de Villarroel, vescovo di Santiago, Ben Yessef ha evidenziato i conflitti tra Chiesa e Stato all’epoca del terremoto del 1647 e come questi influirono sulla definizione del fenomeno sismico. La ricercatrice ha analizzato anche visioni simili a quella di Villarroel adottate da altri ecclesiastici in occasione di successivi terremoti accaduti nella stessa area geografica. Secondo Ben Yessef, tali racconti devono essere spiegati alla luce di più ampi processi che tengano conto della messa in discussione del vicariato reale in America, delle rivendicazioni del clero locale contro i peninsulari e degli specifici interessi di ciascun soggetto coinvolto.

Durante le fasi conclusive dell’incontro Armando Alberola ha ribadito l’importanza della collaborazione tra i due gruppi di ricerca ed evidenziato come i suoi frutti possano contribuire all’arricchimento del panorama storiografico attuale.

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