Da un omonimo ciclo di seminari realizzati nell’ambito delle attività DisComPosE nella primavera del 2021, ha preso spunto il volume di recente pubblicazione Verba manent. Livelli di cultura in Italia nella prima età moderna, a cura di Vittorio Celotto e Gennaro Schiano con saggi, oltre che dei due curatori, di Giancarlo Petrella; Ottavia Niccoli, Marina Roggero e Claudio Giunta.
La raccolta ripropone il problema del rapporto tra culture subalterne e culture egemoniche in Italia nella prima età moderna (secoli XV-XVIII).
La nozione di cultura popolare, infatti, pur avendo goduto di fortune alterne nelle scienze umane, resta un nodo imprescindibile per la ricerca antropologica, storica e letteraria, poiché consente di interrogarsi sulle dinamiche di comunicazione o di conflitto tra livelli culturali.
I singoli capitoli sono dedicati a diversi generi letterari (profezia, cantare, romanzo popolare, opuscoli informativi) con l’intento di offrire un’analisi dei rapporti tra i media (oralità, manoscritto, stampa) e tra le forme di ricezione e appropriazione dei testi in ambienti sociali disomogenei.
Muovendo da approcci metodologici integrati (dalla storia alla letteratura, dalla filologia alla bibliologia), l’obiettivo è osservare le modalità con cui testi, saperi, pratiche sociali si trasmettono e si incrociano nella società italiana di antico regime, attraversando corti, chiese, piazze.
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