Il sito della Società Italiana per la Storia dell’Età Moderna (SISEM) ospita l’editoriale di Domenico Cecere Memorie corte. Le società di antico regime e l’esperienza delle catastrofi. Prendendo spunto da alcuni aspetti della comunicazione pubblica osservati durante l’attuale emergenza sanitaria, l’autore riflette sulle forme in cui le società del passato hanno conservato o rielaborato il ricordo delle calamità che hanno segnato la loro storia e sull’uso che hanno fatto di tali memorie. Questa analisi apre un ulteriore spazio di riflessione su cosa possono imparare le società dall’esperienza dei disastri del passato, per mettere in prospettiva il presente e immaginare il futuro.
Analizzando e confrontando tra loro le testimonianze delle catastrofi nelle società di antico regime, e mettendole a confronto con le pratiche sociali, con la logica delle istituzioni, con le funzioni attribuite a certe infrastrutture, si ha la percezione dell’importanza che le società del passato spesso attribuivano alla memoria di determinate calamità, di come la conservavano e la trasmettevano. Dietro il velo degli elementi religiosi, simbolici o mitici attinti a una cultura condivisa, in molte delle fonti in cui si ritrovano le tracce delle esperienze traumatiche individuali e collettive, si può scorgere la consapevolezza che singoli e gruppi avevano della loro vulnerabilità a determinati rischi.
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