All’interno del filone di ricerca DisComPoSE si inserisce il lavoro di Annachiara Monaco di recente pubblicazione Forme testuali e stili narrativi delle relazioni a stampa sull’eruzione del Vesuvio del 1631.
La ricercatrice analizza le strategie linguistico-formali adottate per raccontare il disastro nelle relazioni a stampa pubblicate all’indomani di una delle calamità naturali più celebri e violente dell’età moderna.
La rilevanza storica di questo evento è determinata non solo dalle conseguenze materiali sui luoghi colpiti, ma anche dall’enorme impatto politico, sociale e culturale che ebbe sia dentro, sia fuori i confini del Viceregno: fin dai giorni immediatamente successivi all’eruzione la portata dei danni e il coinvolgimento emotivo della popolazione stimolarono la produzione di numerosissimi testi in lingue, forme e su supporti differenti con l’obiettivo di ricostruire l’accaduto ed elaborarne le cause e le conseguenze.
Le relazioni pubblicate in occasione di un evento così rovinoso si pongono come terreno d’indagine privilegiato per provare a rintracciare sul piano storico-linguistico il rapporto tra strategie comunicative, modelli rappresentativi e disastri naturali in età moderna.
Lo studio, in particolare, descrive gli effetti materiali, socio-culturali e mediatici provocati dall’eruzione vesuviana; mette a fuoco il nesso tra obiettivi comunicativi, architettura
compositiva e contenuti dei testi selezionati; analizza le scelte linguistico-formali e le strategie narrative utilizzate dai cronisti per raccontare l’accaduto attraverso la descrizione dei fenomeni naturali e delle reazioni della popolazione colpita; e contiene un approfondimento su alcuni tratti linguistico-formali significativi, presenti nella maggior parte dei testi studiati.
Le strategie testuali e soluzioni retorico- stilistiche presenti nelle relazioni suscitano particolare interesse perché da un lato, sottolineano la veridicità di quanto riportato, esaltandone la straordinarietà e la novità; dall’altro, forniscono una chiave interpretativa dei fatti accaduti in linea con gli interessi politico-sociali di istituzioni e gruppi di potere dominanti.
Sulla base dei parametri considerati dalla ricercatrice, emerge come le relazioni vesuviane puntino a offrire un resoconto attendibile e dettagliato dell’evento calamitoso e, allo stesso tempo, a coinvolgere emotivamente il lettore inquadrando le manifestazioni del Vesuvio in una dimensione morale e religiosa.
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