Una delle sessioni sui disastri ambientali dell’epoca moderna del Convegno internazionale Catastrofi mediterranee. Sconvolgimenti naturali e antropici nella storia dello spazio mediterraneo ha visto come protagonisti quattro ricercatori del progetto DisComPoSE. L’evento, organizzato dal Centro Studi Ruggero II, si è svolto a Cefalù il 23 febbraio 2024.

Annachiara Monaco, Umberto Signori, Milena Viceconte e Valentina Sferragatta hanno presentato le proprie ricerche sui disastri dell’età moderna nei territori della Monarchia Spagnola.

Soffermandosi sul racconto della catastrofe, Monaco ha illustrato come la crescente attenzione verso le catastrofi naturali abbia stimolato la ricerca di notizie e spiegazioni. L’irruzione di fenomeni naturali estremi, inoltre, favoriva l’interazione sociale e ampliava i canali della comunicazione. Un importante veicolo di diffusione di tali notizie è rappresentato dalle relazioni: testi proto-giornalistici di notevole successo, che trasmettevano informazioni su una grande quantità di eventi di cronaca. Per questo motivo la studiosa ha mostrato le strategie linguistico-formali e le soluzioni narrative adottate in un corpus di relazioni in italiano.

Attraverso l’esame dei meccanismi narrativi presenti nelle relazioni a stampa in italiano, Sferragatta ha illustrato come la comunicazione dell’eruzione dell’Etna del 1669 rispondesse ad un preciso interesse di natura politica delle élites catanesi. Questo disastro rappresenta un caso di studio particolarmente interessante poiché, oltre a un discreto corpus di relazioni a stampa, si è conservata anche la fonte di uno di questi testi – una lettera manoscritta. Questa rara circostanza ha permesso di mettere in luce le metamorfosi che le informazioni subivano nel momento in cui venivano indirizzate a una circolazione più ampia rispetto a quella di uno scambio epistolare.

Viceconte, invece, ha analizzato l’apparato iconografico delle patenti di sanità che circolavano nel Mediterraneo della prima età moderna, con particolare attenzione ai contesti italiano e spagnolo, dove si riscontra un’adesione a formule e modelli comuni. Si tratta di immagini xilografiche o calcografiche basate nella rappresentazione del porto della città inquadrato dall’alto, e sovrastato da una schiera di santi protettori. La loro presenza in questi documenti di natura ufficiale, finalizzati al controllo del transito portuale, allude al loro ruolo di scudo celeste contro la peste e altre malattie contagiose di cui i porti costituivano il principale canale di propagazione. Tali rappresentazioni consentono di comprendere l’importanza che le società del passato attribuivano alla spiritualità civica per la prevenzione dei flagelli pestilenziali.

Signori, infine, si è focalizzato sulle risposte politiche a incendi e terremoti avvenuti nei Regni di Sicilia e Napoli nel periodo compreso tra il 1536 e il 1542. Il ricercatore ha messo a confronto le eruzioni e i terremoti flegrei nel biennio 1536-1538 con le eruzioni etnee del 1536-1537 e il terremoto del Val di Noto del 1542. Mentre nelle narrazioni storiche del primo gruppo di eventi è celebrata la gestione dell’emergenza da parte del viceré di Toledo, in quelle del secondo gruppo non viene menzionato il ruolo del viceré Gonzaga.

La disparità nella rappresentazione degli approcci vicereali sembra il risultato della propaganda, piuttosto che di una reale dissonanza politica tra le due corti nell’affrontare l’emergenza.
L’analisi delle risposte adottate in seguito alle calamità non solo offre una lettura critica dei meccanismi propagandistici che hanno idealizzato un tipo di intervento dello Stato nei confronti delle comunità colpite, ma solleva anche nuovi interrogativi sulle attuali politiche di gestione dei disastri. Il ricercatore, perciò, ha proposto di riflettere sulla possibile esistenza di una continuità con le politiche di risposta all’emergenza proposte dalle corti cinquecentesche.

Sessione DisComPoSE presieduta da Marina Montesano (Università di Messina)

Annachiara Monaco

Costruire la notizia: il racconto della catastrofe in età moderna

Umberto Signori

Incendi e terremoti: risposte politiche alla calamità a confronto nei Regni di Sicilia e Napoli (1536-1542)

Milena Viceconte

Prevenire e invocare: la presenza del santorale contra pestem nelle patenti di sanità marittima

Valentina Sferragatta

Posture narrative nella comunicazione delle catastrofi in età moderna: l’eruzione etnea del 1669 nelle relazioni a stampa

 

Scarica il programma della conferenza

Video Parte 1 (Monaco)

 Video Parte 2 (Signori Viceconte Sferragatta)

 

 

 

 

 

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