Con il seminario La piazza come spazio politico: scritti, stampe e canzoni del 9 giugno il Prof. Massimo Rospocher ha spostato il fuoco della riflessione condotta all’interno del ciclo di incontri Verba manent sugli spazi e sulle condizioni concrete in cui avviene la comunicazione. Soffermandosi sugli spazi, il professore ha permesso di riconsiderare la relazione tra le voci che circolavano e si mescolavano nella piazza e negli altri luoghi in cui si svolgeva il flusso comunicativo.
Rospocher, che è docente di storia sociale e culturale dell’età moderna, storia dell’opinione pubblica, storia della comunicazione, storia urbana e Digital Humanities all’Istituto Storico-germanico di Trento, ha posto al centro della sua relazione i contesti materiali, i mezzi e i luoghi che propiziano il corto circuito tra livelli culturali distinti: dal ruolo nodale della stampa, alla sua convivenza con la circolazione dei manoscritti e con l’oralità, dai livelli di alfabetizzazione a quelli di fruizione della cultura.
Ragionare sui concetti di sfera pubblica, di opinione pubblica e di propaganda ha, inoltre, consentito di fuggire da facili dicotomie tra alto e basso, tra palazzo e piazza e, soprattutto, tra opinione pubblica e propaganda.
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